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CINEMA

L’anno scorso a Marienbad

L'anno scorso a Marienbad, Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1961, è un film del 1961 diretto da Alain Resnais. La sceneggiatura e i dialoghi sono dello scrittore Alain Robbe-Grillet, dettaglio non trascurabile. I due Alain sono, al momento in cui viene girato film, entrambi esponenti della Nouvelle Vague. Il film, che si svolge all’interno e all’esterno di un lussuosissimo hotel internazionale, immenso, dalle decorazioni fastose ma gelide, descrive il corteggiamento insistente di uno sconosciuto verso una donna, con ripetute allusioni all’anno precedente, nello stesso hotel, dove si sarebbero già incontrati e avrebbero avuto una storia d’amore.......

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Gli amanti di Louis Malle

In questo lavoro intendo affrontare quella che possiamo chiamare come la pregiudiziale romantica in favore dell’esperienza sensuale. Possiamo dire che un cardine dello stile romantico è l’elemento di esagerazione. Tale eccesso è quello che permette di riconoscere in modo immediato la natura ed il carattere di un epoca, di uno stile, di un periodo. In un vecchio film di Louis Malle intitolato Les amants, con Jeanne Moreau e Jean-Marc Bory, una signora borghese annoiata e malmaritata scopre all’improvviso l’amour fou grazie a un giovane incontrato per caso in viaggio. François Truffaut, a torto o a ragione, sosteneva che in questo......

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Her di Spike Jonze

L’ultimo film di Spike Jonze, Her, vincitore del premio Oscar nel 2013 per migliore sceneggiatura originale, si svolge in un futuro abbastanza vicino e abbastanza simile al nostro tempo presente. Ambientato a Los Angeles, e girato utilizzando paesaggi urbani contemporanei sia di Los Angeles che di Shangai, il film costruisce, come habitat del futuro, un setting interessante per lo sviluppo della trama. Colpisce la trasparenza di questo habitat futuro. Tutto nel film appare trasparente, nelle strutture edilizie e negli arredi urbani; è trasparente ogni edificio, ogni superficie, ogni ufficio o grattacielo. La cristallina trasparenza dell’acqua, il potere riflettente del cristallo......

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L’amore al cinema

Era nel cinema, dove le porte S’aprono e chiudono continuamente. A quel rumore ella pensò Ch’egli tornasse; ma non tornò. Sandro Penna, (1957-1965) Mi piace iniziare così questo capitolo, con questa poesia. E cioè iniziare direttamente al cinema, dentro la sala, “dove le porte s’aprono e chiudono continuamente”. Quanti amori abbiamo vissuto su quegli schermi e dentro quelle sale? Quanti appuntamenti d’amore sono iniziati con un: “Potremmo andare al cinema?” Quante storie si sono svolte al buio delle sale cinematografiche, un occhio sullo schermo e un occhio all’amato, strettamente avvinghiati nel buio protettivo della sala? Ma poi l’occhio non abbandonava......

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La morte e la fanciulla

Di questo film, tra i migliori del regista polacco, claustrofobico, asfissiante, che non risolve, non risponde ma domanda e pone problemi di moralità, vendetta, giustizia, caso, destino, vorrei occuparmi del tema musicale. Mi dispiace non essere riuscita a trovare i riferimenti specifici , cioè se è vero che Polanski conoscesse nei dettagli il quartetto, ma immagino di sì. Credo infatti che non sia casuale la scelta del quartetto di Franz Schubert (op n. 14 in re minore) “La morte e la fanciulla” come filo conduttore delle contraddizioni e delle dissonanze nel film, elemento di incontro e di scontro, di armonia......

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La novena di Bernard Émond

La novena è il primo episodio di una trilogia che il regista Bernard Émond  ha realizzato sul senso della vita visto attraverso tre religioni (cristianesimo, islam e ebraismo) e tre dogmi (fede, speranza, carità). La Neuvaine (La Novena) che è il primo, parla attraverso una prospettiva in parte laica ed in parte religiosa, della fede o della fiducia, prima persa e poi e ritrovata, della protagonista. È un film di poche parole, e di sguardi molto intensi. A mio avviso due sono gli elementi significativi e rivelatori del film, esempi perspicui, trama e ordito del film e del mio commento: -......

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Mille miglia… lontano

Dopo le due incursioni nel genere "cappa e spada" di "Hero" e "La foresta dei Pugnali Volanti", Zhang Yimou con questo film è tornato alla sua maniera, puntando a privilegiare la sfera intimista, quella cioè dei semplici e allo stesso tempo complicatissimi moti dell'anima: con "Mille miglia… lontano", infatti, l'autore di "Lanterne rosse", conferma una volta di più quanto sia per lui decisamente congeniale narrare storie di sentimenti, fatte di piccoli gesti e di umana quotidianità. "Le persone che si vogliono bene non dovrebbero mai mascherare i loro sentimenti". La toccante storia di Takata, è ad una prima lettura come......

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Two Lovers

Buongiorno, e benvenuti alla prima rassegna cinema e psicoanalisi di Brescia. Il mio nome è Simonetta Diena e sono una psicoanalista ordinaria della Società Psicoanalitica Italiana. Sono anche membro del gruppo Cinema e Psicoanalisi del Centro Milanese di Psicoanalisi, che da anni si occupa dei rapporti che intercorrono tra le due discipline. E, infine, cosa più importante, sono un’appassionata amante del cinema, vera ragione della mia presenza qui stasera. Il dialogo tra cinema e psicoanalisi sembra essere oggi particolarmente vivace e intellettualmente stimolante, e i rapporti tra le due discipline si stanno sviluppando con uno scambio sempre più denso e......

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Guardare e interpretare: uno spettatore/psicoanalista di fronte ai film di guerra

A che titolo uno psicoanalista può decidere di parlare di un film? Possiede un sapere particolare che lo può differenziare da quello di un altro spettatore? Uno psicoanalista può parlare della violenza, ovviamente. Può parlare della violenza agita, di quella subita, delle vittime e dei carnefici. Può parlare degli aspetti clinici di queste situazioni, avendo spesso in cura pazienti che hanno subito in un modo o in un altro delle violenze, fisiche o psicologiche; oppure pazienti che di tali violenze sono stati gli autori. Può avanzare idee, suggerimenti, proposte su come reagire all’umiliazione, al dolore, alla sofferenza subita od agita.......

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La casa – pelle

Da sempre l’uomo ha proiettato se stesso nell’oggetto architettonico, lo ha disegnato e visto come una creatura antropomorfa, lo ha vissuto ed abitato come un elemento della propria persona, in cui gli spazi si dilatavano e si restringevano per uniformarsi alle sue abitudini e alle sue azioni, fino a diventare una sorta di seconda pelle, fatta ad immagine e somiglianza del suo modo di essere. Da sempre la casa appare nei sogni dell’uomo, come proiezione di spazi privati del Sé, rappresentazione di stati emotivi o di percorsi di risignificazione, come un oggetto che si presta come nessun altro a simbolizzare......

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Mondo interno e realtà politica nella cinematografia di Bernardo Bertolucci

We work in the dark – we do what we can – we give what he have. Our doubt is our passion, and our passion is our task. The rest is the madness of art Henry James, The Middle Years, 1893 In: Henry James: Complete Stories 1892–1898 Scribner's Magazine Ne “Il Poeta e la Fantasia”, (1907) Freud comincia scherzosamente riportando la famosa richiesta che il cardinale Ippolito D’Este avrebbe mosso a Ludovico Ariosto, a proposito del suo libro “Orlando Furioso” : “Messer Lodovico, dove mai avete trovato tante corbellerie?” Dove attinge il poeta il materiale per le vicende che ci......

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Psichiatra, psicoanalista, membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana. Lavora da molti anni nel campo delle patologie dell’alimentazione ed è autrice di alcuni lavori sui problemi relativi a tali disturbi. È docente alla Scuola di Specializzazione di Psicoterapia di Gruppo (IPPG)

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